Comunicato del segretario su dimissioni Nicola Zingaretti

9 marzo 2021 di Redazione PD Correggio Lascia un commento »
Carissimi,
le tante telefonate, messaggi e mail da parte di Cap, iscritti o semplici simpatizzanti che ho ricevuto in questi giorni a seguito delle dimissioni da Segretario di Nicola Zingaretti, non fanno che testimoniare alcune cose.
La prima è che la base Pd, il nostro popolo, i volontari delle Feste, non sono semplici iscritti ma hanno un’anima grande. Vivono, come vivo anch’io, le vicissitudini del nostro Partito con trasporto personale, con partecipazione intensa e sincera, con emozione, con rabbia, con forza, insomma vivono la politica davvero con immensa passione.
E questa immagine, in un mondo sempre più approssimativo, più individualista, più egoista riesce sempre a confortarmi.
E di conforto in questo momento ne abbiamo tutti noi tanto bisogno, frastornati dalle dimissioni di Zingaretti, sconcertati dalle motivazioni che lo hanno spinto a questo gesto, e soprattutto indignati dalle guerre di potere che ci pare di capire si consumano a livello nazionale.
La seconda cosa che ho percepito con forza è che vorremmo che queste dimissioni venissero ritirate, io per primo me lo auguro, per il bene del Partito ma soprattutto del Paese.
Un Paese in piena Pandemia, stanco e avvilito.
Le tante petizioni, i cori di “Nicola ripensaci” mi confortano ma occorre fare di più e chiedo quindi ai delegati dell’Assemblea Nazionale che si riunirà nei prossimi giorni di respingere ufficialmente le dimissioni del Segretario.
E questo perché penso che in questa fase sia utile il sostegno dei territori, un sostegno che arrivi fino all’Assemblea Nazionale perché è la Politica che deve scendere in campo, non le poltrone.
Il lavoro di Zingaretti non è stato facile, occorre ribadirlo, ma la sua conduzione del Partito orientata al dialogo e alla tenace ricerca di unità ha comunque consentito al Pd di uscire da quel ruolo di marginalità politica in cui era piombato a seguito delle elezioni politiche del 2018.
Avrà fatto anche errori certo, ma penso si possa affermare con certezza che mai questi errori siano derivati da sfrenate ambizioni, ricerca di visibilità, personalismo ecc.; al contrario i suoi toni sobri e tranquillizzanti, la sua moderazione e la sua capacità di ascolto sono a mio avviso doti rare che gli vanno riconosciute.
Non dimentichiamo mai, poi, che Segretario lo è diventato vincendo le Primarie con il 66 per cento di voti e quindi gode di una legittimazione democratica di base.
In tanti in questi mesi hanno affermato che Zingaretti non ha il carisma giusto come se la sfrontatezza o la cattiveria politica fosse diventata l’unica vera dote richiesta ad un leader politico.
Guardate, io non mi rassegno all’idea che i Partiti debbano essere “personali” la trovo un’idea francamente sbagliata, tipica della crisi dei Partiti tradizionali, in cui i leader sono spinti spesso solo da mosse orientate al proprio successo.
Non delineano nessun orizzonte, non propongono alcuna visione, cavalcano solo il senso comune e le opportunità, penso in sostanza che siano inutili ed a volte addirittura dannosi.
Ricordiamolo sempre… il nostro rimane un Partito collettivo, a vocazione popolare, ricco di Amministratori capaci, di iscritti volenterosi, di idee, di anima.
Per questo motivo fa ancora più male la questione legata alle motivazioni della scelta di Zingaretti e di conseguenza alle correnti che stanno dilaniando il Partito.
Questo è un tema che personalmente mi sta molto a cuore.
Che possano esistere all’interno di ogni Partito visioni diverse o opinioni differenti penso sia legittimo e mi spingo a dire quasi naturale.
Le differenze vanno messe insieme e devono costituire una ricchezza.
Ciò che è francamente intollerabile è l’astio e la sete di potere che pervade queste correnti, sempre
pronte a darsi battaglia, sempre pronte ad andare sulle barricate, e tutto questo non certo in nome
di un’idea …
Quanta distanza da noi iscritti, quanta distanza dalle sezioni, dai circoli, quanta distanza dai
volontari delle nostre Feste che gratuitamente e senza alcun interesse sacrificano tempo e fatica per
il bene del Partito in cui credono.
Ma un Partito che in tredici anni logora e distrugge ben otto Segretari impone qualche riflessione.
Occorre a mio modo di vedere che il Partito elabori un meccanismo per svincolarsi dal ricatto delle
correnti, e se quel meccanismo diventasse una consultazione on line dell’Assemblea o addirittura
degli iscritti, penso non ci sarebbe nulla di cui scandalizzarsi, anzi.
Sicuramente gli iscritti si sentirebbero più “ascoltati”, e una decisione presa a maggioranza dalla
base sarebbe quanto mai autorevole e non ci sarebbe alcuna corrente che potrebbe opporre
resistenza.
Un Partito unito è indispensabile ma è altrettanto indispensabile che possa prendere decisioni a
maggioranza senza che la minoranza la veda come un oltraggio.
Il Popolo PD pretende rispetto, e come base PD penso sia ora che ci facciamo sentire, a tutti i
livelli e in tutti gli organi rappresentativi in cui siamo inseriti.
Non si può disperdere una visione di società come quella che abbiamo, non si possono lasciare
indifesi i valori in cui ci riconosciamo, e soprattutto non si può lasciar campo libero ai mestieranti
e agli avvoltoi della politica,
In fin dei conti, inutile girarci intorno, lo sappiamo tutti che il nostro Partito resta l’ultimo e unico
baluardo alla difesa dei valori dei più deboli e di più bisognosi, al superamento delle
diseguaglianze economiche e sociali.
Nonostante tutto proteggiamolo e difendiamolo, non oso nemmeno pensare al nostro Paese senza
di …noi…!!!
Marco Moscardini
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