Non vogliamo commentare ciò che i magistrati devono ancora stabilire: le pittoresche ricostruzioni dei festini sono a disposizione dell'opinione pubblica. Ricordiamo però quanto dichiarato a suo tempo da Veronica Lario, citata anche da Famiglia Cristiana in questi giorni: il premier è in "Uno stato di malattia, qualcosa di incontrollabile anche perché consentito, anzi incoraggiato, dal potere e da enormi disponibilità di denaro" al punto da mettersi in ridicolo, rendersi ricattabile, mettere in difficoltà il Paese sul piano internazionale.

Non sono "fatti suoi". Sono grandi rischi per tutti gli italiani.
Soprattutto se l'azione di Governo - nel mezzo di una gravissima crisi economica e sociale - viene dopo la tutela di una persona con questi problemi: non a caso ieri è stata sganciata un'altra bomba contro i giornali, minacciati addirittura di chiusura.

Anche a noi piacciono le donne, al punto di averne per statuto rappresentanza paritaria negli organismi e nelle candidature. Ci piace Rosy Bindi, nostra presidente. Ci piace Susanna Camusso, che oggi sarà eletta segretaria del maggior sindacato italiano. Ci siamo mobilitati e seguiamo con apprensione la vicenda di Sakineh. Ci battiamo perché l'omofobia e il sessismo scompaiano dalla nostra cultura: anche da quella del premier. Ma per avere successo, dovremo cambiare premier.

Roberto Ferrari
Segretario Provinciale PD Reggio Emilia

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