Ecco le motivazioni in una nota congiunta:
Il sindaco Marzio Iotti ci ha accusati, nel Consiglio Comunale di ieri, di incoerenza per non esserci dimessi all’indomani del nostro voto al direttivo PD del 23 novembre; voto che abbiamo ritenuto doveroso esprimere liberamente (e che alcuni di noi hanno motivato alla presenza del Sindaco in quella sede politica) senza dare alcun peso al fatto che avrebbe portato anche alla nostra uscita di scena. Fa sorridere l’idea emersa in consiglio comunale di un nostro attaccamento alla poltrona, quando il nostro voto ha contribuito alla decadenza dell’intera giunta.
Il Sindaco ha omesso di dire, però, che nella riunione di giunta del 25 novembre, tutti e tre abbiamo motivato la nostra scelta di non dimetterci con la necessità di portare a compimento progetti sui quali abbiamo lavorato per mesi, messi in forse dal precipitare degli eventi, e che sarebbe stato possibile condurre in porto per il bene della città nel giro di qualche giorno (basti verificare le delibere approvate nella giunta del 29 mattina e punti significativi del Consiglio Comunale come l’assestamento di bilancio). Vale la pena ricordare che il Sindaco ha maturato da solo, senza concordarla o comunicarla ad alcuno, la scelta di presentare la mozione di fiducia. La Giunta è venuta a conoscenza della decisione al termine della riunione del 19 novembre, pochi minuti prima della presentazione in Ufficio di Presidenza.
Sempre nella giunta del 25 novembre abbiamo comunicato al Sindaco che avremmo accettato e compreso un eventuale ritiro delle deleghe da parte sua. E’ bene sapere, infatti, che la revoca degli assessori è un atto unilaterale del Sindaco. In quella sede il Sindaco ha dichiarato (come ha poi fatto) che non avrebbe ritirato le deleghe per non riscaldare ulteriormente gli animi, salvo poi farne un punto centrale della sua relazione al Consiglio Comunale.
Nella sede del Consiglio Comunale, di venerdì 29, sia il Sindaco che la maggioranza hanno evidenziato, al netto della vicenda En.Cor., l’eccellenza dei risultati di questa amministrazione. Questo rafforza la nostra convinzione che è stato giusto fare ogni sforzo possibile per chiudere le partite amministrative ancora aperte e mantenere al meglio gli impegni fin qui presi con i cittadini, anche a costo di essere sottoposti al fuoco di fila (anche amico) degli insulti e delle calunnie.
Il lavoro che era possibile fare in questo breve lasso di tempo ha trovato compimento. Lunedì mattina rimetteremo nelle mani del sindaco le nostre deleghe, anche per evitare ulteriori strumentalizzazioni.
Sulla vicenda En.Cor., condividiamo con il Sindaco e con gli altri colleghi di Giunta la nostra parte di responsabilità dalla quale non intendiamo sottrarci in nessuna sede futura.
Correggio, 30-11-2013
Marcello Bulgarelli
Rita Carrozza
Maria Paparo
