Ordine del giorno

Uno studio per la gestione interamente pubblica dell’acqua

Gruppo Consiliare - 07-07-2011


Sarà discusso nel Consiglio Comunale di lunedì 11 luglio l'ordine del giorno presentato dal nostro gruppo consigliare insieme ad Italia dei Valori.



Il CONSIGLIO COMUNALE di CORREGGIO

Premesso che:

* L'acqua è un bene comune, è un bene finito, è una fonte insostituibile di vita.

* L’acqua è indispensabile all'esistenza degli esseri viventi e costituisce pertanto un bene comune dell'umanità, irrinunciabile e che appartiene a tutti.

* l'acqua e i servizi ad essa riferibili non possono essere trattati alla stregua di un qualsiasi altro servizio pubblico locale.

* l'acqua costituisce una risorsa che va tutelata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà; qualsiasi uso deve essere effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.

* tutte le acque superficiali e sotterranee appartengono al demanio dello Stato e il loro uso esprime interessi generali la cui integrale tutela è un obbligo indeclinabile delle autorità pubbliche.


* la disciplina degli usi delle acque è finalizzata alla loro razionalizzazione, allo scopo di evitare gli sprechi e di favorire il rinnovo delle risorse, di non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la piscicoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici.


Richiamato:

* l'ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Correggio il 27 aprile scorso "Acqua bene commune";


constatato che

* Il Servizio Idrico Integrato della provincia di reggio emilia - garantito da un sistema di aziende pubbliche come AGAC Infrastrutture e a maggioranza pubblica come Enia prima ed Iren poi - s’è sempre distinto per una oculata ed efficiente gestione complessiva dell’acqua e per i numerosi investimenti realizzati nel settore.


* Il Servizio Idrico Integrato della provincia di Reggio Emilia è sempre stato caratterizzato da un incisivo controllo da parte delle Agenzie d’ambito provinciali e dell’Autority regionale.


* Nell’Ambito Territoriale Ottimale di Reggio Emilia la proprietà pubblica di tutte le reti è già oggi presente come elemento caratterizzante del sistema idrico integrato.
* I risultati raggiunti nel contrasto agli sprechi sono particolarmente buoni e collocano la Provincia di Reggio Emilia in posizione di eccellenza.
* Le nostre tariffe si collocano in una zona intermedia a livello nazionale ed europeo e hanno garantito un volume di investimenti effettuati da Iren/Enia sul nostro territorio tra i più elevati del paese (mediamente oltre 25 mln di Euro all’anno).
* L'acqua distribuita dai nostri acquedotti è continuamente monitorata e sottoposta ad un servizio di depurazione costante che restituisce una qualità media molto elevata.
* Sono diverse le iniziative di educazione ambientale e di risparmio portate avanti dalle società controllate ed indirizzate dagli enti pubblici. Tra queste l’iniziative di distribuzione gratuita dei frangi getto e la realizzazione delle fontane messe a disposizione dei cittadini denominate “Acqua del sindaco” hanno dato risultati sorprendenti in termini di utilizzo, risparmio per le famiglie e riduzione dei rifiuti.


Preso atto che

* Con l’abrogazione delle Agenzie d’ambito provinciali del «decreto-legge Calderoli» si è creato un pericoloso vuoto normativo nel controllo del servizio idrico integrato e nell’assegnazione del servizio stesso.

* La riforma del Dlg 152/2006 per affrontare le numerose questioni legate alla gestione della risorsa idrica non è stata affrontata da questo Governo.

* Il disegno di privatizzazione forzata della gestione è stato cancellato dal primo quesito referendario.

* Il risultato del secondo quesito referendario indica che la risorsa idrica non deve essere oggetto di profitto garantito per chi la gestisce.


Considerato che

* I referendum pur avendo natura abrogativa hanno indicato la necessità di andare al più presto a un riordino legislativo della materia.

* Sono depositate alla Camera due proposte di Disegni di legge: uno di iniziativa popolare (AC 2) abbinata ad una proposta dell’On. Messina ed altri (AC 1951) “Tutela , governo e gestione pubblica delle acque e ripublicizzazione del servizio idrico” e l’altro presentato da parte dell’on Bersani ed altri (AC 3865) "Disposizioni per il governo delle risorse idriche e la gestione del servizio idrico integrato".


Tenuto presente che

* La recente esperienza degli ATO impone una seria riflessione sulla compatibilità tra la gestione dei servizi ambientali (a partire dal ciclo idrico) e le normative europee e nazionali riguardanti i servizi pubblici.
* Occorre individuare strumenti che consentano agli Enti Locali reggiani di godere di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali nell'efficientamento delle infrastrutture e dei servizi ambientali;
* Il confronto in merito alle future modalità gestionali dovrà essere esteso a tutti i servizi ambientali, con particolare attenzione al tema degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti.


Chiede al Parlamento

di definire al più presto un quadro normativo certo, partendo dalle proposte di legge depositate e tenendo fermi alcuni principi fondamentali rinforzati dai risultati dei referendum quali:

- la natura di bene pubblico dell'acqua;

- la proprietà demaniale della risorsa acqua;

- la proprietà pubblica delle infrastrutture (acquedotti, fognature impianti di depurazione);

- il governo della risorsa idrica in ottemperanza della Direttiva europea 2000/60;

- la gestione industriale del servizio idrico integrato;

- la necessità di una forte regolazione e controllo pubblico sulle gestioni con l’istituzione di un’autorità di regolazione compartecipata dallo Stato e dalle Regioni;

- il ruolo fondamentale delle Regioni e degli enti locali nelle scelte di affidamento del servizio idrico integrato nel pieno rispetto dei principi generali, degli standard di qualità, dei livelli minimi essenziali fissati a tutela dell’interesse pubblico;

- la natura della tariffa come corrispettivo del servizio idrico integrato da modulare con una tariffa sociale e con un tariffa che incentivi il risparmio idrico così come proposto dalla Regione Emilia-Romagna e che non consenta nessun tipo di speculazione finanziaria;

- la definizione di vincoli chiari alla realizzazione degli investimenti, con un impegno al riequilibrio territoriale per garantire lo stesso livello di servizio in ogni area del paese.


Considerato inoltre che

Dopo l’esito referendario ed in mancanza di una legge nazionale gli enti locali della provincia di Reggio Emilia si trovano nelle condizioni di poter scegliere se costituire una nuova società totalmente pubblica a cui affidare in house la gestione delle reti, oppure affidare con gara a un partner il singolo progetto di gestione, o ancora affidare con gara la gestione complessiva.


Impegna la giunta e il sindaco

Ad adoperarsi in sede ATO affinché venga al più presto prodotto uno studio di fattibilità per l’affidamento del Servizio Idrico Integrato ad una società totalmente pubblica e per valutare lo scorporo delle attività del Ciclo Idrico Integrato da IREN spa.
Lo studio dovrà essere finalizzato ad individuare l’opzione più conveniente e a verificare la presenza di una possibile alternativa gestionale che sia tale da non pregiudicare in partenza gli eccellenti risultati ottenuti sin qui nel perseguimento delle politiche pubbliche sull’acqua.



Per segnalazioni ed informazioni scrivici a:
GRUPPO CONSILIARE
PARTITO DEMOCRATICO di CORREGGIO

email: pd@comune.correggio.re.it

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