Documento realizzato dai segretari dei circoli reggiani il 22 aprile

27 aprile 2013 di Redazione PD Correggio Lascia un commento »

In questi giorni difficili abbiamo sostenuto concretamente – assieme ai nostri parlamentari – l’ipotesi di un Governo di cambiamento e l’elezione di un Presidente della Repubblica il cui profilo innovativo – autorevole sul piano internazionale, istituzionale, costituzionale e morale – potesse determinare, per tali caratteristiche, un vasto consenso in Parlamento sulla sua persona.

Purtroppo la dirigenza nazionale tutta non ha saputo costruire le condizioni affinché tutto questo avvenisse a causa di profonde divergenze di visione strategiche e tattiche, se non addirittura per miopi valutazioni correntizie e personalistiche.

Quanto accaduto nella votazione su Romano Prodi, che ha visto 101 grandi elettori del centrosinistra tradire le decisioni assunte poche ore prima, ha duramente offeso gli elettori e gli iscritti del Partito Democratico Reggiano. Che nessuno di questi 101 abbia ad oggi sentito l’esigenza di dimettersi è segno della gravità della situazione in cui versiamo.

Al fine di superare lo stallo che si è determinato a seguito di questi fatti gravissimi e garantire alla Repubblica Italiana, nella sua massima Istituzione, quei criteri di autorevolezza cui si faceva riferimento, si è dovuto ricorrere alla rielezione del Capo dello Stato uscente, che senz’altro ringraziamo per la generosità mostrata e per l’alto senso dello Stato, ma che certifica, di fatto, l’impotenza e l’immaturità dei gruppi parlamentari. L’intervento di Giorgio Napolitano alle Camere in occasione della sua rielezione ha ben tratteggiato la gravità della situazione.

Giunti a questo punto prendiamo atto della nascita di un Governo del Presidente, utile ad affontare questa fase temporale emergenziale, che auspichiamo sia composto da personalità nuove, diverse da quelle che hanno avuto responsabilità nella gestione della delicata fase che si è conclusa con l’elezione del Capo dello Stato.

Tale Governo deve fissare pochi ma importanti obiettivi necessari a sbloccare la politica italiana riavvicinandola ai cittadini. Tra questi: la riforma delle istituzioni e l’approvazione di provvedimenti che diano risposte alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie colpiti dalla crisi, la riforma della legge elettorale, la revisione della legge di stabilità, recuperando risorse e produttività dell’apparato centrale e dai relativi capitoli di spesa finora mai interessati da seri tagli o revisioni che invece sono stati scaricati sulle periferie.

Le dimissioni di Segretario, Presidente, Segreteria e la perdita di credibilità di tutto il gruppo dirigente nazionale richiedono infine l’immediata convocazione di un congresso per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale, con modalità di forte coinvolgimento del territorio nella gestione.

Riteniamo che i contenuti del confronto congressuale debbano contribuire a questo sforzo, legittimando i nuovi gruppi dirigenti e vincolandoli alla coesione ed alla chiarezza nell’azione politica.

Circolo PD Reggio 1 – Moreno Veronese

Circolo PD Sanità e Welfare – Fantuzzi Giammaria

Circolo PD Reggio 4 – Mauro Vicini

Circolo PD Reggio 5 – Aguzzoli Claudia

Circolo PD Novellara – Milena Saccani Vezzani

Circolo PD Reggiolo – Lucio Sabattini

Circolo PD Correggio – Fabrizio Pelosi

Circolo PD Rolo – Michele Blasotta

Circolo PD Cavriago – Maura Bardi

Circolo PD Casina – Luca Zini

Circolo PD Castelnovo Monti – Simone Ruffini

Circolo PD Campagnola Emilia – Mauro Oppizzi

Circolo PD Sant’Ilario d’Enza – Fabrizio Ferri

Circolo PD Cadelbosco Sopra – Roberto Sacchelli

Circolo PD Bibbiano – Alberto Zoboli

Circolo PD Poviglio – Andrea Cantoni

Circolo PD Boretto – Isabella Soliani

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