Fabio Testi sindaco: sabato 25 marzo, a Correggio, apertura per la campagna elettorale
del candidato di centrosinistra
Sabato 25 marzo – corso Mazzini 25\D, ore 11 – si apre ufficialmente la campagna elettorale della coalizione che sostiene la candidatura di Fabio Testi a sindaco di Correggio, in previsione delle elezioni amministrative dei prossimi 14 e 15 maggio.
Fabio Testi, 49 anni, è un ingegnere ambientale e ha ricoperto il ruolo di assessore a Lavori Pubblici, Ambiente, Edilizia e Urbanistica del Comune di Correggio dal 2014 al 2022.
“Ho accettato la sfida di candidarmi a sindaco”, commenta, “sia perché ho ricevuto un’investitura “dal basso”, da parte dei tesserati, dei volontari e dei tanti cittadini che in queste settimane hanno partecipato ai tavoli di lavoro che porteranno alla definizione del programma, sia perché desidero rimettermi in gioco per la mia comunità, in una prossima amministrazione che si occuperà di progetti ambiziosi, tra cui il nuovo strumento urbanistico PUG, che delineerà la Correggio dei prossimi 20-30 anni.
Abbiamo davanti meno di due mesi in cui dovremo lanciare nuovi progetti in grado di cogliere le nuove sfide che ci attendono, a partire dalla crisi climatica e dalla gestione delle nuove povertà e fragilità, ponendoci come riferimento di tutte le sensibilità del centrosinistra e delle rappresentanze civiche perché la pluralità è un valore aggiunto nelle scelte di politica locale e nazionale. A questo proposito, ho letto in questi giorni le esternazioni di rappresentanti della destra locale – esponenti di Forza Italia e della Lega che parlano in vece del loro candidato sindaco – risentiti per essere stati denominati “destra”: a loro differenza, io sono abituato a rivendicare le mie radici e i miei valori, in cui credo fortemente, e a metterci la faccia, come ho sempre fatto in questi anni, davanti ai cittadini e alle loro sollecitazioni. Amministrare una città come Correggio non è un compito semplice, ma io credo molto nel lavoro di squadra, che fa la differenza, perché, come sosteneva Camillo Prampolini, un grande cooperatore, “divisi siamo niente, uniti siamo tutto”.
