In merito al consiglio comunale

9 agosto 2013 di Redazione PD Correggio Lascia un commento »

Quando sui mezzi di informazione ci capita di leggere comunicati stampa da parte di qualche forza politica di opposizione che cerca un po’ di visibilità, utilizzando dati in modo approssimativo o facendo proclami ideologici e poco coerenti con l’attività dell’amministrazione comunale tendiamo, a preferire il silenzio piuttosto che dare brevi risposte su un giornale. Quando però le ricostruzioni delle vicende sono così falsate e così piene di errori e sviste come nel caso dell’ODG del Consigliere PDL Nanetti (dal titolo: “Per l’onore e la commemorazione di Don Umberto Pessina e Luigi Manfredi, Sacerdoti assassinati a Correggio), correzioni e precisazioni sono dovute.

L’articolo, uscito sulla Gazzetta di Reggio Domenica 28 Luglio, a giudicare dall’ampissimo utilizzo di virgolettato, riporta un comunicato stampa a cura dello stesso Consigliere Nanetti che non contento di essere andato sui giornali più volte in queste ultime settimane sullo stesso argomento, è riuscito a trovare la ribalta per il suo sconfortante Odg anche dopo la bocciatura del Consiglio Comunale .

Sorvolando sul grave errore contenuto nel titolo dell’articolo (almeno questo non imputabile a Nanetti, bensì al giornalista che poi si corregge nel testo), infatti la richiesta di intitolazione di una via non era per Don Pessina (via che già esiste a Correggio), ma per Don Manfredi, è quantomeno esempio di cattiva informazione il fatto che nessuno dei diretti interessati, PD o Anpi, sia stato interpellato prima di scrivere l’articolo. Se il giornalista si fosse documentato, avrebbe scoperto che il PD non ha mai promesso al Consigliere Nanetti un voto favorevole, tanto più che il testo dell’Odg risulta evidentemente ideologico e falsato sia dal punto di vista storico che politico, per chiunque lo legga.

Basterebbe poi leggere anche la lettera dell’Anpi per scoprire che di vessatorio non v’è nulla né tantomeno vi sono “ordini” di voto contrario. La lettera potrà risultare invadente al Consigliere Nanetti, ma questo significa semplicemente che il consigliere considera invadenti contributi al dibattito consigliare. Diversamente da quanto ha fatto il consigliere Nanetti, l’Anpi ha scelto, in modo semplice e cortese di non uscire sui giornali, limitandosi ad inviare le proprie considerazioni all’attenzione dei Capigruppo.

Si consoli il consigliere Nanetti, non c’è certo bisogno di un “ordine” da parte dell’Anpi per votare contro a un ordine del giorno non solo imbarazzante nella forma, ma fortemente approssimativo nei contenuti e nell’uso politico della storia locale. Nessuna retromarcia dunque, ma semplicemente come PD crediamo che, per rendere onore alla memoria del nostro passato ed alle figure che lo hanno animato, sia molto meglio saperle collocare all’interno dei contesti che le hanno viste partecipi e utilizzare in modo coerente e onesto le fonti a disposizione.

Chiunque abbia un po’ di buon senso politico e di conoscenza storica capisce che mettere sullo stesso piano Don Pessina (ucciso nel ’46 e la cui vicenda è ben nota e commemorata oltre ad aver coinvolto ingiustamente Germano Nicolini) e Don Manfredi (assassinato nell’inverno del ’44 da partigiani) non è un modo di riappacificarsi col passato o di rendere onore ai morti, ma semplicemente un uso politico distorto della storia e di ciò che essa ha rappresentato e rappresenta nel nostro presente.

Pubblicità

Non è permesso il rilascio di commenti per questo articolo.