Lettera aperta ai cittadini correggesi di Gianni Giannoccolo

12 maggio 2014 di Redazione PD Correggio Lascia un commento »

Ai cittadini correggesi,

Sino ad oggi ho cercato, come potevo e come riesco a fare, di rivolgere qualche osservazione bonaria a questo o a quel candidato, ma senza mai trascendere o intaccare la loro onorabilità.

Però avverto, con un certo disagio, che non tutti si comportano allo stesso modo, quasi tutti cercano di colpire al bersaglio grosso, cioè Ilenia Malavasi.

E ciò accade in una circostanza abbastanza strana, quella di dover notare che c’è, tra l’altro, anchePrima Paginache imperversa, con la firma di Andrea Zambrano, contro il PD e la candidata Sindaco Ilenia Malavasi, senza peraltro dare la possibilità di replica.

Una situazione abbastanza anomala quando tutti cianciano di trasparenza e di democrazia e poi dover notare chi impunemente fa differenza e commette parzialità, praticando la discriminazione.

Allora cerchiamo di fare con i nostri ferri e quelli che la tecnica ci offre e usiamo anche noi il Web.

Incominciamo con Gianluca Nicolini, il preferito di Zambrano, il quale dimenticando le spiccate qualità di Ilenia, essendo stata già Assessore, asserisce che essa “reciti un copione scritto da altri mettendoci solo la faccia”.

Prima di rilasciare dichiarazioni così offensive, caro Gianluca, ora ti dirò quel che ti ho detto a voce e cioè che da te non me l’aspettavo che formassi una lista con la lega xenofoba e razzista e con fratelli d’Italia, pupilli di Le Pen, fascista, razzista e xenofoba.

Ti chiedo: come puoi chiedere il voto ai cattolici e non solo, ma ai cittadini di Correggio che hanno alte tradizioni di civile convivenza democratica.

Poi è il turno del Signor Rabitti, il fuori uscito dal PD lo definisce Zambrano, il quale non ha capito una cosa molto semplice e cioè che la Malavasi se ha risposto bene alle domande che formulava la giornalista lo è perché è preparata, ha esperienza amministrativa, conosce a menadito tutte le questioni della comunità correggese e non soltanto quelle poste in discussione per iniziativa della Confesercenti, ma anche quelle più generali della comunità correggese.

La prego, si guardi intorno: il Suo candidato Sindaco non sempre riesce ad essere esplicativo su certi problemi. Certamente sarà molto più bravo nel suo lavoro, però, per favore non si picchi di voler primeggiare contro chi ne sa più di lui.

Debbo anche aggiungerLe che ho anche una certa diffidenza nei confronti del Suo candidato, in quanto sospetto che sia il legittimo erede dei responsabili dell’affare EN.COR, in quanto ha avuto come ispiratrice nella formazione del programma, l’ex Assessore al bilancio del Comune di Correggio, Emanuela Gobbi, che è, per l’appunto, insieme a Pellegrini e Iotti quelli che dovrebbero, più di ogni altro, dare risposte e non lanciare contumelie.

Non desidero tediarLa oltre, La prego soltanto, ancora una volta, di guardarsi bene interno e si avvedrà che le iniziative prese di soppiatto, come è avvenuto all’Auser, non arrecano granché di fiducia.

E’ stato poi il turno della Signora Emanuela Bertani, quella che vuole mandare a casa il PD, la quale è riuscita soltanto a balbettare. In sua vece, dopo il confronto al Palazzo dei Principi, ha parlato con tono tra l’affranto e la rabbia il Signor Claudio Levrini, il quale è uscito deluso della sua candidata Sindaco. Anche al Signor Levrini vorrei dirgli che i quadri non s’inventano, si formano, perciò deve riconoscere che Ilenia Malavasi è un quadro formato, grazie al suo impegno e al suo diligente lavoro.

Da Gianni Tasselli, che stimo, non mi sarei mai aspettato un giudizio, se pure articolato, che non cogliesse le qualità di Ilenia. Le domande della giornalista non era poi così trascendentali da mettere in difficoltà chi quei problemi li ha masticati tutti i giorni.

Caro Gianni, comprendo la vostra delusione per non essere stati mai per cinque anni, consultati nel precedente mandato amministrativo dalla vecchia Amministrazione, nonostante il vostro generoso contributo per l’elezione del sindaco. Anche tu certamente ti sei guardato intorno e avrai notato il tentativo di vecchi avvoltoi di dare l’assalto alla diligenza.

Ad ogni modo ritengo che a Correggio è il Partito Democratico il caposaldo dei valori della Resistenza e dei contenuti della Carta Costituzionale, è il Partito che ha saputo rinnovarsi dalle fondamenta presentando un candidato Sindaco, Ilenia Malavasi, che offre tutte le garanzie per un rinnovamento radicale nel modo di governare, una lista formata da bravi giovani promettenti che anch’essi sono la garanzia per un futuro migliore per Correggio.

Cara Ilenia, adesso presentaci anche i candidati della tua Giunta comunale. Sono certo che sarà per tutti una piacevole sorpresa.

Auguri a tutti e buon lavoro.

Gianni Giannoccolo

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  1. Antonio scrive:

    Vorrei rispondere al Sig. Giannoccolo, ma con molto rispetto per due semplici motivi, il primo per la sua anzianità e il secondo per l’amicizia che mi lega a suo figlio Renzo. E inizio proprio in merito a suo figlio, come già scritto in un’…altra occasione, mi chiedo dove sta la serietà e professionalità delle persone e del partito che lei tanto elogia, che nel giorno della festa del lavoro mentre suo figlio parlava dal palco in pubblica piazza, sui problemi dei lavoratori, i suoi tanto amati politici locali, passeggiavano a braccetto con l’onorevole Bersani, a puro scopo pubblicitario. bel rispetto per chi svolge il proprio compito/lavoro da sindacalista di sinistra. non voglio ribattere la sua polemica sul fatto che io sono un fuoriuscito da pd, ma questo e’ un dato di fatto. vorrei però ricordarle che lei in usa serata pubblica difese l’operato di Marzio Iotti e della sua giunta, osservando solo il fatto che avrebbero dovuto parlare e chiarire di più con i cittadini sulla vicenda encor. come mai adesso questo volta faccia? come mai difende quel partito che ha fatto piazza pulita di tutti i suoi collaboratori locali, mentre invece ha mantenuto solo i membri ai vertici e la stessa candidata a Sindaco per erano entrambi negli organi del partito (consiglio e direttivo) e che hanno sempre approvato le decisioni del partito in merito alla vicenda encor, compreso lo “scaricamento” del sindaco? Come mai il partito non parla mai della vicenda legata all’esproprio del terreno dedicato alla costruzione del nuovo ospedale? Vada a spiegare ai Cittadini Correggesi queste cose Sig. Giannoccolo. In quanto al mio candidato Sindaco non sta a lei giudicare la capacità che può avere nella gestione della cosa pubblica, saranno i Cittadini a stabilirlo, in base a quanto saremo riusciti a trasmettere. Mi aspetto anche di leggere la risposta che lei stesso ha fatto alla sua candidata, circa i nomi degli assessori.

  2. Emanuela Gobbi scrive:

     
    Almeno Giannocolo ha il coraggio di essere chiaro e di mettere nomi e cognomi, mentre altri lavorano da mesi in modo subdolo e sotterraneo, spargendo fango sulla mia persona e sul mio operato decennale, facendo solo illazioni e “dando ad intendere”, ma senza il coraggio di uscire pubblicamente. Metodi preoccupanti e pericolosi per una città come Correggio.
    Insieme all’ “apprezzamento”, vorrei però anche esprimere tutto il mio stupore nel leggere le sue sentenze. Sono stupita che nella foga retorica dimostri di non sapere bene e di sopravvalutare quale sia oggi il compito dell’assessore al bilancio di un comune. Forse e’ rimasto a prima della riforma Bassanini! Del resto non l’ha mai digerita (ricordiamo a tal proposito le lunghissime lettere  pieni di accuse indirizzate anche a Claudio Ferrari ! ). In un comune esistono i dirigenti, i funzionari, e gli amministratori (la giunta e i consiglieri) ognuno con compiti e responsabilità ben precise.
    C e’ una netta separazione tra il bilancio del comune e il bilancio di una società partecipata. Encor aveva un suo amministratore unico, un suo commercialista, un suo revisore! L’assessore al bilancio del comune non può nulla in più rispetto ai suoi colleghi di giunta. Le sue deleghe si incrociano con le partecipate solo quando, all’interno del bilancio del comune, compaiono gli utili o le perdite della partecipata. I bilanci venivano illustrati 2 volte all’anno in commissione bilancio dove io li vedevo insieme agli altri consiglieri membri .
    Vorrei anche ricordare che abbiamo avuto una ispezione ministeriale (Ministero delle finanze) che ha dato esito positivo “non riportando nessun rilievo critico sull’aspetto finanziario del comune” (cosa rarissima nei comuni italiani). E nessuno gli ha tenuto nascoste le partecipate, da Iren a Facor, da Act a Encor. Semplicemente e giustamente lui non ha mescolato e confuso i bilanci.
     
    Vengo citata come artefice insieme a Iotti e Pellegrini di Encor. E’ un’accusa letteralmente penosa. Io non ho mai ne’ firmato ne’ deciso niente di più dei miei colleghi di giunta.  Non c’è delibera di giunta che non sia stata approvata all’unanimità. Giannoccolo, lei può fare tutti i comizi che vuole, ma guardi gli atti, solo quelli contano. Legga i dibattiti consiliari e si accorgerà che questa accusa non ha senso se non quello di attaccare me come persona.
     
    Tutto questo non cancella le colpe e le responsabilità sulla vicenda Encor e le persone che hanno lavorato con me, sanno bene che i problemi e le criticità sono state affrontate nelle dovute sedi . Nel mio ruolo di membro della giunta e di esponente del PD, mi sono sempre relazionata con gli organi istituzionali corretti e non sui giornali per ostentare mie posizioni personali.
    Come assessore al bilancio, rispetto alle partecipate, va sottolineato che in qualità di membro di giunta, ai sensi di legge, ho collaborato con il Sindaco e l’organo di giunta nel suo INSIEME che opera attraverso deliberazioni COLLEGIALI.
    In questo senso, non ho fatto mancare le mie osservazioni e le mie personali considerazioni, anche in merito ai possibili effetti futuri che tali scelte potevano comportare in danno al bilancio del Comune. Tali considerazioni sono e devono rimanere nell’alveo istituzionale che un organo collegiale come la giunta deve mantenere.
    Diverso è l’aspetto politico e il rapporto con il PD, presso il quale nei tempi dovuti e con ampio anticipo, ho riferito e segnalato ai soggetti responsabili in totale lealta’ e riservatezza i problemi societari che già apparivano, proponendo una totale inversione di tendenza ! Purtroppo, sono state prese decisioni diverse in questi ultimi 2 anni, decisioni che io ho seguito.
    Cosa si sarebbe detto al tempo, se io avessi provato a ” parlare fuori dal coro “?  Tutto quello che sapevo, i dubbi che avevo (e ne avevo) li ho sempre riferiti e illustrati al sindaco e all’allora segretaria del partito!  
    Si sono fatte scelte collegiali che posso anche non aver approvato, ma le ho seguite e mai e poi mai ho alzato la mano per dire ” io l’avevo detto” nè ho provato a tirare via le mani all’ultimo come pateticamente hanno tentato di fare altri.
    Una cosa però e’ certa: non verro’ giudicata e condannata dal sig. Giannocolo, se mai, ci saranno gli organi preposti che lo faranno!